Verso una vita nuova

  • il confronto con gli altri rende consapevoli di non essere gli unici ad aver vissuto questo dolore;
  • si riesce a stare a proprio agio anche da soli, senza avere bisogno costantemente della compagnia di altre persone;
  • si è meno sensibili ai commenti che gli altri possono fare involontariamente;
  • ci si autorizza a vivere i momenti di serenità e persino di gioia che possono capitare. Si inizia a pensare: “non lo sto dimenticando, ma è ciò che avrebbe voluto per me”;
  • si scopre gradualmente che l’esperienza del dolore ha anche aspetti positivi. Ci si spoglia di tutto ciò che è inutile e materiale;
  • emergono nuovi valori e nuovi obiettivi di vita, come aiutare altre persone in difficoltà, ricevendo a propria volta sostegno da parte loro;
  • giorno dopo giorno, si capisce che la vita è preziosa e non va sprecata;
  • è facile chiedersi: “perché mio figlio?” e “dov’è mio figlio?”, attraverso una ricerca interiore che porta, pian piano, ad essere più sensibili verso segni e coincidenze che presuppongono la presenza del figlio;
  • ci si accorge che la morte fisica non ha spezzato il rapporto con il figlio, anzi lo ha intensificato e che tutto l’amore donato è più forte della morte e rimane per sempre.

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