Come affrontare il dolore
Dopo una perdita così devastante, l’esistenza di un genitore e dell’intera famiglia cambia per sempre e, per affrontarla, occorre disporsi a profondi cambiamenti esistenziali.
Nulla sarà più come prima, ma non è la fine. L’amore non muore mai, si trasforma.
E’ un processo lento e faticoso, fatto di alti e bassi, diverso per ciascuno, ma generalmente la risposta al dolore ha un inizio, uno sviluppo e un termine. Passo dopo passo, la strada da percorrere per andare oltre il buio della morte diventa sempre più chiara e ricca di nuovi significati.
I segni di un miglioramento non sono sempre visibili e non sono sempre immediatamente percepiti, ma il percorso verso una vita nuova si fa ogni giorno più chiaro man mano che si va avanti.
E’ importante sapere cosa fare e cosa non fare per affrontare il dolore. Camminiamo insieme.
Cosa non fare
Non rimanere chiuso nel tuo dolore, non sei solo. Chiedi il nostro aiuto e lo avrai. Potrai raccontare la tua storia, ricevere supporto, partecipare alla comunità on line, sentirti capito
Non rimuginare sui tuoi errori e sugli infiniti “se”, non usciresti mai dal tunnel. Evita di restare legato ai particolari dell’accaduto e cerca, invece, di ricordare i momenti felici vissuti insieme al figlio, per sentirlo di nuovo vicino
Non lasciare che i perché? travolgano i tuoi giorni e le tue notti, la mente è incapace di comprendere un mistero tanto grande come la morte
Non preoccuparti se il dolore sembra insopportabile o ti senti fuori di testa o provi una sensazione di torpore e di assenza, è una difesa naturale contro emozioni troppo forti e debilitanti
Non serve consultare un esperto o cercare aiuto in chi non ha provato il tuo stesso dolore, non sarebbe in grado di comprendere e finirebbe per darti consigli inopportuni
Anche il rapporto con il cibo cambia: o ci si rifiuta di mangiare o si mangia troppo per cercare di riempire in qualche modo il vuoto lasciato
Non permettere che la paura di perdere il lavoro ti obblighi a tornare se non sei pronto, la mente non funziona bene quando il cuore è spezzato
Non sentirti in colpa se provi una sensazione di pace e serenità o riesci a sorridere, non significa dimenticare il figlio, ma amarlo di più
Non prendere in modo impulsivo decisioni importanti, aspetta quando la nebbia si sarà diradata e vedrai le cose con occhi nuovi
Non darti un limite di tempo per riprenderti e non essere legato al calendario contando i giorni del dolore, i tempi della risposta sono diversi per ognuno
Non esagerare con l’alcol e stai lontano dalle droghe, perché provocherebbero solo depressione e ulteriore sofferenza
Non assumere ansiolitici o antidepressivi senza aver prima consultato il medico
Cosa fare
Abbi cura di te e fai quello che ti senti di fare: piangi quando ne hai bisogno, sii sereno quando puoi, riposa molto, stai in compagnia di qualcuno o rimani solo, se ne senti il bisogno: si riesce a stare a proprio agio anche da soli, senza avere bisogno costantemente della compagnia di altri
Abbraccia i tuoi sentimenti e le tue emozioni, vinci la tentazione di farti schiacciare dai sensi di colpa per quanto accaduto, qualunque sia la tua eventuale colpa.
Se hai un po’ di fede, dopo aver chiesto e accolto umilmente il perdono di Dio, perdonati
Cerca di accettare tutto quello che senti: rabbia, colpa, negazione, dolore, paura. Nessuna emozione è sbagliata, bensì può aiutarti nel processo di rinascita interiore
Fa’ quello che ritieni opportuno per diminuire il dolore senza doverti giustificare né con te stesso né con gli altri. Suggerisci ai tuoi cari come aiutarti e chiedi che i tuoi sentimenti vengano rispettati
Concediti una pausa dal lavoro e vivi giorno per giorno, senza ansie per il futuro. Rallenta i tuoi ritmi, riduci al minimo gli impegni o addirittura non fare nulla, rilassati e dormi più che puoi
Se di notte non riesci a dormire scrivi quello che stai provando, le tue emozioni, i tuoi sentimenti, una lettera al figlio: sentirai maggior sollievo. Può esserti utile anche leggere libri che trattano questo argomento
Cerca di comprendere chi ha meccanismi diversi dai tuoi per affrontare il dolore e di scusare chi non riesce a capirti, soprattutto nella relazione di coppia e con gli altri figli. Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi di vivere il lutto
Riesamina le tue amicizie: non ti stupire se alcuni si allontanano e prendi le distanze da chi si intromette troppo e ti dice quel che devi fare, a meno che non lo trovi utile
Cerca di condividere il tuo dolore con chi lo ha già vissuto e ha già trovato consolazione, cerca la nostra comunità più vicina
Se hai fede prega.
Se ti assalgono dubbi e conflitti nei confronti di Dio e non riesci a pregare, anche se lo vorresti, sappi che il tuo dolore è già preghiera
Comincia a considerare l’accaduto e l’intera tua vita alla luce di un Progetto altro
Verso una vita nuova:
Pian piano:
ci si autorizza a vivere i momenti di serenità e persino di gioia che possono capitare
Si inizia a pensare: “Non lo sto dimenticando: la gioia è ciò che mio figlio vuole per me”
Si scopre gradualmente che l’esperienza del dolore ha anche aspetti positivi: ci si spoglia di tutto ciò che è superfluo e appesantisce inutilmente il nostro cuore
Emergono nuovi valori e nuovi obiettivi di vita, si sente il bisogno di aiutare altre persone in difficoltà e si riceve a propria volta sostegno da parte loro
Si capisce che la vita è preziosa e non va sprecata
Nel chiedersi “perché mio figlio?” e “dov’è mio figlio?”, si avanza in una ricerca interiore che porta, con il tempo, ad essere più sensibili verso segni e coincidenze che presuppongono la presenza del figlio
Ci si accorge che la morte fisica non ha spezzato il rapporto con il figlio, bensì lo ha intensificato, e che tutto l’amore donato è più forte della morte e rimane per sempre