Papa Francesco consegna l’Agnus Dei a Andreana Bassanetti

 

Durante la veglia di preghiera presieduta da Papa Francesco “per asciugare le lacrime”, che si è svolta il 5 maggio 2016 nella Basilica Vaticana, Andreana Bassanetti ha ricevuto dalle mani del Santo Padre l’Agnus Dei, un piccolo ovale di cera ricavato dal Cero Pasquale: una tradizione che risale al 400, e che ha ispirato l’artista, padre gesuita, Marko Ivan Rupnik per la creazione del logo dell’Anno Santo di Misericordia.

 

 

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Gli Agnus Dei sono piccoli medaglioni di cera bianca, fatti dai monaci cistercensi di Santa Croce in Gerusalemme, con la cera del cero Pasquale della Cappella Sistina, e delle altre Chiese di Roma.

Questi medaglioni di forma ovale hanno da una parte l’effige dell’Agnello Pasquale, con l’incisione “Ecce Agnus Dei qui tollit peccata mundi”, lo stemma e il nome del Papa che li ha benedetti e consacrati col Sacro Crisma; e dall’altra parte la rappresentazione della SS. Vergine o di un Santo.
La benedizione degli Agnus Dei ha luogo il primo anno del pontificato; poi successivamente ogni sette anni, o anche quando il Papa lo giudichi opportuno per i bisogni dei fedeli.
La Chiesa annovera gli Agnus Dei fra i Sacramentali. Importa dunque di tenerli con rispetto e venerazione. Si possono toccare, portarli sopra di sé, specialmente in viaggio o tenerli esposti in casa e così proteggono coloro che la abitano. Una minima parte ha la medesima virtù di un Agnus intero.

La Chiesa attribuisce agli Agnus una doppia virtù che corrisponde ai nostri bisogni spirituali e corporali. Ecco, secondo i Papi Urbano V, Paolo II, Giulio III, Sisto V e Benedetto XIV le proprietà riconosciute agli Agnus per quelli che ne fanno uso devotamente e con fiducia.

Gli Agnus conferiscono la grazia o la aumentano in noi, favoriscono la pietà, dissipano la tiepidezza, difendono dal vizio e dispongono alla virtù.