Settimana Santa

Carissimi,

chi è passato attraverso la grande prova della perdita di un figlio, di una figlia, di un proprio caro in questo momento drammatico di pandemia, sente il tempo pasquale in modo straordinariamente intenso. Il mistero della morte e della resurrezione oserei dire, penetra intimamente nelle profondità delle sue viscere. In particolare durante la Settimana Santa, di passione e morte, rivive con Gesù, come Gesù, i momenti più dolorosi e drammatici vissuti, quando tutto, dentro e fuori si oscura e si ferma, quando tutto sembra finito, ma anche i momenti che hanno segnato l’inizio di una luminosità tutta nuova.

“Chi segue me, non cammina nelle tenebre”, dice il Signore. E’ stata infatti la memoria del percorso di Nostro Signore, la “Via Crucis”, che ha guidato moltissimi di noi attraverso il tunnel buio in cui ci siamo trovati. Ci ha impedito di perderci in tanti viottoli senza uscita e di annegare in un oceano di domande senza risposta. E’ Lui che ha dato senso al nostro dolore, al nostro esistere. E’ Lui che ci ha confortato nelle ore più disperate, rassicurandoci che anche Lui, nel suo soffrire, era come noi, con noi, in noi, e ci stava conducendo verso la luce della sua resurrezione.

La memoria del calvario personale, della passione e morte che ognuno di noi ha vissuto o sta vivendo, dolorosamente, tragicamente, negli affetti più cari, accanto al proprio figlio, alla propria figlia, ad un proprio caro, si intreccia e si unisce strettamente, intimamente, inesorabilmente a quella di nostro Signore. Si fonde con essa, quasi da renderne difficile qualsiasi separazione. 

Con Lui allora, in questa Santa Settimana, in questo tempo forte di conversione, carissimi fratelli e sorelle, ripercorriamo il Suo/nostro calvario tutti uniti, con la speranza certa, nel profondo del cuore, che la Sua luce radiosa che già sta irradiando i nostri cari in Cielo, per riflesso, irradi anche noi in terra, in attesa di ricongiungerci a loro, per l’eternità.

“Alla sua luce, vediamo la luce”, e veniamo alla luce. Rinasciamo nel suo Santo Spirito, perché illuminati e guidati da tutti i nostri cari ormai immersi nella sapienza amorosa di Dio. Passo dopo passo, con il loro aiuto, ci accorgiamo che il nostro calvario, per quanto doloroso, è pieno di luce. Con stupore scopriamo che la nostra croce splende! 

Insieme ai nostri cari che sono in Cielo, in comunione ancora più salda e perfetta di un tempo, incamminiamoci allora verso la nostra vera patria celeste, alla festa eterna che ci aspetta in cielo, incominciando proprio ora, qui e adesso, in questo breve percorso che faremo insieme durante questo tempo fortissimo quaresimale, un “cuor solo” che pulsa nel prezioso Corpo di Cristo.

Possa il suo Santo Spirito, insieme ai nostri figli e a tutti i nostri cari, aiutarci ad entrare nel cuore del Suo cuore tanto da fare nostri i Suoi sentimenti. In Lui, elevare al Padre la Sua/nostra preghiera di oblazione, lo sguardo amoroso al Padre, l’invito all’unità e la consacrazione dei suoi amici-fratelli. Più ci stringiamo a Lui più ci avviciniamo ai nostri cari che ora sono in Lui. 

Possa la nostra Mamma celeste, Madre di Gesù e Madre nostra, prenderci per mano e condurci lungo il cammino di dolore, di morte e di resurrezione, che lei stessa ha percorso. Come lei rimanere ritti ai piedi della sua/nostra croce, senza timore. E con il suo aiuto cominciare a penetrarla, a contemplarla con tanta fede e speranza, per scorgere, al di là dell’atroce visibile, l’invisibile splendore che emana: l’amore supremo di Dio che ci fa vivere, gioiosamente uniti ai nostri cari, in eterno. Sì, la Croce splende! 

Vi voglio bene

 

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