Morire nello spirito

Sia chi ha invocato Dio regolarmente nel corso della vita, sia chi lo ha accantonato sente nascere dal profondo del cuore, spontaneamente, il proprio grido di dolore verso Dio: Perché mio figlio?
– la lacerazione interiore può provocare una profonda ribellione nei confronti di Dio, ritenuto responsabile della morte del figlio;
– si attraversano momenti bui in cui si mette in discussione il rapporto con Dio, il suo amore, addirittura la sua stessa esistenza. Anche chi credeva di avere fede, spesso, perde ogni fiducia;
– la ribellione verso Dio, pur esprimendo un momentaneo rifiuto, è una risposta comprensibile e naturale di fronte alla morte di un figlio, è parte del dialogo con Lui;
– si ha l’impressione che Dio sia indifferente al nostro dolore, il suo silenzio diventa intollerabile;
– ci si sente abbandonati, delusi per quanto accaduto;
– ci si concentra sulla brevità della vita del figlio, perdendo la possibilità di andare oltre l’accaduto;
– è difficile riuscire a pregare o a seguire la santa Messa con partecipazione, il dolore inaridisce il cuore e lo inibisce;
– di fronte a tanto dolore si tende a perdere gli obiettivi di prima, il vero valore della vita.

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