Morire nella mente e negli affetti

Si è tentati di chiudersi in se stessi, nel proprio dolore e nel proprio mondo perché nessuno sembra in grado di capire, correndo il rischio di rimanere imprigionati nel passato e di allontanarsi dal presente:
– anche se parenti ed amici cercano in ogni modo di essere vicini, il mondo si divide automaticamente in due: “chi ha vissuto lo stesso dolore” e “chi no”;
– un dolore così grande può rafforzare le relazioni o deteriorarle;
– nelle famiglie unite, dopo lo shock iniziale i rapporti riprendono in modo più intenso e profondo;
– al contrario, il rapporto peggiora se tra i membri della famiglia vi erano già divergenze e incomprensioni. Ognuno tenderà a chiudersi e ad isolarsi ancora di più;
– si ha la convinzione che nessuno, anche in famiglia, sia in grado di comprendere “quanto soffro io” oppure si è convinti che tutti provino gli stessi sentimenti, negando ogni differenza e la possibilità di un confronto e di un dialogo;
– si tende a sfogare la propria rabbia facendo emergere rancori, ferite, gelosie, critiche, colpe;
– anche nella coppia, se l’unione è ben radicata, il dolore diventa risorsa per affrontare l’evento insieme, altrimenti genera incomprensioni, tensioni e conflitti;
– un genitore traumatizzato dal dolore è spesso incapace di superare il proprio stato di anaffettività, di “chiusura del cuore”, nei confronti degli altri figli e del consorte.
– gli adolescenti, già messi alla prova da un periodo difficile di crescita, diventano ancora più vulnerabili e sensibili. Cresce il bisogno di attenzione e di dialogo, spesso nascosto dietro un’apparente chiusura;
– i bambini, se coinvolti nel mondo adulto, affrontano meglio la perdita;
– ognuno reagisce in modi e tempi diversi, che devono essere rispettati e accettati. Dipendono dalla relazione con chi è mancato, dalla vicinanza e dall’affetto che li legava, dalla personalità, dall’età, dalla storia personale, da come si sanno affrontare le avversità della vita e dalle circostanze dell’accaduto;
– con il tempo, la relazione con la persona scomparsa si trasforma, si intensifica e si arricchisce di dialoghi interiori.

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