In un caldo pomeriggio di ottobre..


Bella papi, io sto bene, qui c’è caldo e ogni tanto son stanco, tante cose da fare, al mattino cercare il lavoro e la casa, scarpinare per ore cielo e mare davanti, che sballo! Certo, a fare il servetto proprio non mi ci vedo, meglio usare le mani a smontare motori, o piuttosto issare una vela con a bordo turisti..

Caro figlio, dacci sotto e stupiscili tutti, fai vedere chi sei, e comunque tranquillo, se ritorni non è fallimento, conta come esperienza, stai imparando la lingua? Fai le cose un poco alla volta, e divertiti, caro!

Ciao papino, come va col nonnetto? Sta così tanto male? Dagli tanti bacini e poi fagli sapere che lo vengo a trovare, e magari a natale!  Ho trovato una casa e può darsi un lavoro, se ti chiamo domani mattina, tu mi dici se puoi farmi il garante.. ora sono in roulotte, che preparo del riso col pesto, si, ti mando la foto, un bel selfie, papino, tanti baci, a domani!

Il nonnino si muove ormai poco, dorme tanto in compenso e ha bisogno di qualcuno sempre vicino, ti saluta anche lui, per la casa non preoccuparti, ci pensiamo domani, ecco adesso il mio selfie, ma che c’è, che vuol dire ti senti svenire? Figlio, cosa sta succedendo..

Una fitta alla testa e nel cuore, che dolore.. mi distendo nel letto un momento, sono stanco.. non ti dare pensiero, poi mi passa.. scusa adesso io dormo..